Rimini | Grandi mostre, lo studio di Fondazione e Campus: indotto da 5,8 milioni
Grandi mostre, la stima della spesa media pro capite dei non residenti in alloggio, ristorazione e shopping in occasione di Da Vermeer a Kandinsky (a Castel Sismondo dal 21 gennaio al 3 giugno 2012) è stata pari “a circa 60,15 euro, per cui i 96.984 visitatori non residenti della mostra (sul totale dei 130.180 che hanno visitato la mostra) hanno speso direttamente circa 5.819.040 euro. La stima dell’effetto complessivo sul territorio di Rimini e provincia, tenendo conto anche dei possibili effetti indiretti e indotti e quindi in base alla stima dell’effetto moltiplicativo della spesa dei visitatori, è all’incirca compresa fra 5,8 e 7,2 milioni di euro”. Questo l’esito dello studio commissionato dalla Fondazione Carim al Campus di Rimini (Scuola superiore di scienze turistiche) sull’impatto dei grandi eventi sul territorio e che sarà presentato domani a palazzo Buonadrata a Rimini.
Più in generale, i numeri della mostra parlano di 130.180 visitatori totali su 135 giorni di apertura, con una media quotidiana di 964 visitatori. La ricerca ha riguardato un campione di 885 persone: non residenti nella Provincia di Rimini: 74,4% ; genere: 58,5% donne, 41,5% uomini; età media 47 anni: 47,3% adulti (41-60 anni) e 31,9% giovani (21-40 anni), 19,1% anziani (over 60 anni), 1,7% giovanissimi (fino 20 anni); titolo di studio: 43,2% laureati, 44,5% diplomati.
La ricerca ha studiato tre aspetti che vanno dal gradimento dei visitatori rispetto alla mostra all’impatto economico sulla città, passando attraverso valutazioni sulla sua capacità di accoglienza.
Alto è stato il gradimento dell'evento, dal momento che il 97,5% degli intervistati tornerebbe a visitare una mostra a Rimini a Castel Sismondo, l’ 80,7% si è dichiarato molto soddisfatto dei contenuti, opere, artisti in mostra (mediamente soddisfatto: 17,1%, insoddisfatto: 2,3%). Molto soddisfatto della qualità percepita a Castel Sismondo come sede di mostra il 95,6% del campione. Tra gli intervistati, alto anche il campione di abituali fruitori di eventi espositivi e culturali, il 69,3 per cento aveva visitato negli ultimi 12 mesi almeno un’altra mostra.
L’allestimento è stato giudicato molto soddisfacente dal 70,9%, mediamente soddisfacente dal 21,9%, non soddisfacente dal 7,1%. Rispetto al prezzo del biglietto (rispetto ai servizi), questo è stato ritenuto giusto dal 75,9% e alto dal 20%.
Nella scelta di visitare proprio quella mostra hanno influito molto la preconoscenza degli artisti e delle opere esposte (molto: 62,4%, mediamente: 25,4%, poco: 12,2%) e la capacità di accoglienza di Rimini (molto: 63,1%, mediamente: 17,9%, poco: 17,2%), poco l’organizzazione complessiva della mostra (molto: 26,2%, mediamente: 9,4%, poco: 58,4%, non ha risposto: 6%).
Rispetto al giudizio sulla città di Rimini, le motivazioni della visita sono risultate: la mostra al 56,6%, un’altra ‘vacanza culturale’ all’8,9%, la visita ad amici e/o parenti: 4,1%.
Rispetto ai costi, il 22,4 per cento dei visitatori intervistati ha pernottato: una o due notti il 18,6%, tre o quattro notti il 3,5%. Il 68% degli intervistati non ha consumato pasti a Rimini (risultato in linea con la percentuale di visitatori extra provincia che non hanno pernottato a Rimini), mentre il 19,7% ha risposto in un ristorante o pizzeria, il 7% in albergo e l’1,7% in un bar. Shopping: il 91,2% degli intervistati non ha effettuato acquisti, il 6,3% ha acquistato libri e giornali, il 2% articoli di abbigliamento (vestiti, scarpe, borse, ecc.) e pochi altri acquisti minori.
Il dato interessante, comunque, è che il 71,3% degli intervistati ha dichiarato che sarebbe nuovamente ritornato a Rimini, che la mostra, cioè, ha ampliato il bacino di turisti per la capitale della riviera (non ha risposto: 25,9%, ha risposto no: 2,8%).
Ancora numeri. Rispetto alla qualità degli hotel: ottima 22,2%, buona 35,9%, discreta/sufficiente 11%. Rispetto alla qualità della ristorazione: ottima 27,2%, buona 51,9%, discreta 5,5%. Rispetto alla qualità percepita dei monumenti e beni culturali di Rimini: ottima 1,8%, buona 19,3%, discreta 3,3%.
“Rimini – spiegano gli analisti – risulta agli occhi dei visitatori una città a scarsa vocazione culturale. Il 55% del campione di visitatori fuori provincia, infatti, non ha visitato la città, forse per mancanza di conoscenza dei beni culturali locali, piuttosto che per mancanza di tempo o di interesse. a mappa dei luoghi della città maggiormente visitati (26,4% ha visitato il centro storico, il 6,6% i monumenti, il 4,5% il lungomare e il 4,3% altre mostre o musei), suggerisce che le politiche turistico-culturali dovrebbero rafforzare il legame fra la mostra come “contenuto culturale” e la città come “contenitore turistico” all’interno di un prodotto turistico-culturale complesso come quello offerto dagli attori pubblici e privati della città di Rimini. Il giudizio complessivo nei confronti della città di Rimini è peraltro molto positivo. La grande maggioranza degli intervistati residenti fuori provincia ha intenzione di ripetere l’esperienza di visitare Rimini, che rimane una meta turistica molto ambita con un potenziale di sviluppo proprio nel turismo culturale”.